Fiat 806 Italeri 1/12

sabato 18 febbraio 2023

TK LANCIA STRATOS HF - MOTORE 24 valvole - scala 1/24 KIT HASEGAWA

 

LANCIA STRATOS HF - La bête à gagner.

Così fu battezzata dai francesi: alla lettera la "bestia per vincere".

E la storia ha dimostrato che avevano ragione.

Siamo nel 1970: Al salone di Torino viene presentato il prototipo della Strato's Zero da Nuccio Bertone, una concept car dalle forme avveneristiche spinta dal motore della Lancia Fulvia. Precisamente un anno dopo, alla medesima Fiera, dopo mesi di collaborazione con il Reparto Corse Lancia, viene mostrato il nuovo prototipo della Stratos HF (High Fidelity) che ha le forme molto simili alla versione che poi sarà definitiva e conosciuta in tutto il mondo dei Rally. Il propulsore adottato è un V6 Dino Ferrari. Ma non è ancora sicuro che questo sarà il motore definitivo. Anzi. Bisognerà attendere il Maggio 1972 quando la Ferrari , dopo una lunga contrattazione, cede 10 motori Dino 246 (6 cilindri a V 65°12 valvole 2400 cc) da installare sui prototipi Stratos destinati ai Rally. Questo perchè secondo Cesare Fiorio, direttore sportivo della Lancia, la Stratos HF ha il potenziale per sostituire l'ormai obsoleta Lancia Fulvia.

Nel novembre 1972 la Stratos partecipa al Tour de Corse (come prototipo in Gruppo 5) con il suo pilota più rappresentativo, Sandro Munari, dove però è costretta al ritiro. Finalmente nel dicembre 1972 Enzo Ferrari decide di fornire i 500 motori richiesti dalla Lancia (necessari per costruire 500 veicoli stradali previsti dal Regolamento Sportivo). Nel 1973 arrivano le prime vittorie come prototipo ma sarà solo a partire dal 1 Ottobre 1974 che la Stratos ottiene l'omologazione per il gruppo 4. Nel frattempo, dato che il Regolamento Sportivo lo consente, viene sviluppato il motore a 24 v che porta i cavalli da 280 a 320 circa (su un'auto che pesa poco meno di 1000 Kg). Ma c 'era un problema di tenuta di strada che non consentiva di sfruttare al meglio le potenzialità dell'auto. Alla fine meccanici e piloti si resero conto che i portamozzi in lamiera scatolata delle ruote posteriori ai quali erano anche fissati gli ammortizzatori, si deformavano sotto sforzo per ritornare alla forma originale a veicolo fermo. Furono sostituiti da parti in duralluminio. E da quel momento inizia la leggenda: tre mondiali vinti consecutivamente nel 1974/75/76.

Nel 1978 il progetto Stratos fu prematuramente accantonato a favore della neonata Fiat 131 Abarth. Ma avrebbe potuto vincere ancora molto come dimostrato dagli innumerevoli piazzamenti ottenuti da Piloti e Team privati fino al 1982 quando alla fine l'omologazione arrivò a termine.

Abbiamo voluto preparare questi due TK dedicati alla versione 24 valvole (quella utilizzata nelle versioni Alitalia dal Rally di San Remo Ottobre 1975 fino a tutto il 1977 ) e alla versione 12 valvole – seconda serie - ovvero quella per esempio utilizzata nella livrea Pirelli (relegata al solo campionato europeo) e per tutte le gare a partire dal 1 Gennaio 1978 in quanto, a causa del nuovo Regolamento Sportivo, si dovette tornare ai motori 12 valvole.

Dal 1972 all'ottobre 1975 furono invece utilizzati motori a 12 valvole molto simili alla configurazione stradale con una diversa posizione dell'alternatore e della batteria rispetto all'ultima versione da noi proposta.

I TRANSKIT

Entrambi i TK sono composti da oltre 50 parti stampate in 3d come sempre fornite sui supporti di stampa appositamente studiati per essere i meno visibili possibile. Ogni TK ha in dotazione 3 tipi diversi di finali di scarico, 2 airbox differenti, i cornetti di aspirazione con e senza rete ed infine due dischi freno aggiuntivi muniti di bullone e prigionieri per rappresentare il veicolo senza ruota. I motori 12 valvole si differenziano dai 24 valvole principalmente per la forma dei coperchi delle testate, dalla posizione di alternatore e spinterogeno, posizione di alcune accessori sul telaio. E dai collettori di scarico. Per correttezza bisogna dire che è fornito un solo tipo di collettore di scarico (ovviamente differente tra 12 e 24 valvole). Nella realtà ne sono esistiti diversi tipi con forme e lunghezze diverse. Ma sarebbe stato troppo oneroso prevedere anche tutta la serie dei collettori. Magari in un futuro prossimo possiamo pensare di realizzarli su richiesta in base alle esigenze del modellista. Sono previste anche alcune decals relative alle etichette di servizio sui vari componenti (batteria/spinterogeno /bobine ecc)

Per completezza di informazione ricordiamo che sono state costruite anche versioni ad iniezione anzichè a carburatore. La maggior parte dei kit hasegawa in commercio attualmente, sono però abbinabili a questi due TK.         

LE MODIFICHE AL TELAIO HASEGAWA

Per entrambe le versioni 12 e 24 valvole, il telaio hasegawa ed il cofano posteriore devono essere sezionati per ospitare le nuove parti. All'inizio pensavo di utilizzare parte del telaio originale asportando solo le zone evidenziate in rosso nella prima foto. Ma poi ho optato per un taglio completo come evidenziato nella seconda foto. Lo mostro solamente per informazione.             Il taglio deve essere quindi completo:                                      

Anche il cofano posteriore deve essere privato delle parti evidenziate in rosso proprio come accade nell'auto vera per ospitare  gli airbox maggiorati:
Nella parte interna invece vanno rimossi i pin circolari che altrimenti ostacolano i nuovi serbatoi della benzina.
Il perno del nuovo telaio ( riportante la scritta GPModeling) servirà da guida per una perfetta centratura del pezzo. Consiglio di installare tutto il retrotreno completo di motore solo una volta ultimate tutte le colorazioni ed i cablaggi (ad eccezione dei finali di scarico). Ma ne riparleremo più avanti.

COSTRUZIONE DEL MOTORE 

Per separare agevolmente i pezzi dai supporti di stampa è necessario utilizzare delle tronchesine piatte da modellismo e procedere senza fretta tagliando un supporto alla volta. Quando si separano le parti più fini dai supporti è necessario usare molta cautela. IN CASO DI ROTTURA del pezzo si può riparare con colla cianoacrilica. Consiglio ti ripulire costantemente il piano di lavoro dai supporti una volta rimossi altrimenti sarà difficile individuare l'eventuale parte rotta specialmente se di piccole dimensioni.

Le parti, una volta rimosse dai supporti di stampa, potranno essere rifinite con carta abrasiva ed eventualmente stuccate con qualsiasi tipo di stucco da modellismo. Un consiglio che posso dare è quello di ripulire spesso con un pennellino piatto e della semplice acqua, le zone sulle quali stiamo lavorando. Questo aiuterà molto ad eliminare le polveri prodotte con la carta abrasiva e vedere chiaramente il livello di pulizia ottenuto. Questo transkit è realizzato con resina foto-indurente water-washable. Quindi non sono stati utilizzati prodotti chimici (come alcool isopropilico o acetone per la fase di post stampa) ma della semplice acqua. Se si notano delle piccole zone sui pezzi o sui supporti che appaiono come "bagnate" non c'è da allarmarsi. Sono particelle di acqua rimaste sul pezzo al momento della polimerizzazione nel forno UV (fase di post-stampa) che sono solo superficiali e scompariranno con una lieve passata di carta abrasiva. Ricordiamoci però che il prodotto è comunque una resina e quindi si devono utilizzare tutte le cautele necessarie mentre si usa la carta abrasiva (mascherina/occhiali eccetera). Le componenti si assemblano con colla CIANOACRILICA. Non utilizzare colla per modellismo o vinilica (se non espressamente indicato). Una volta assemblati i pezzi, o alcune parti tra loro, prima di colorare è buona norma lavare il pezzo con acqua e detersivo per piatti ed asciugarlo. E' NECESSARIO UTILIZZARE UN PRIMER da modellismo per due motivi. Il primo è che con il primer verranno evidenziati i dettagli altrimenti poco visibili ad occhio nudo a causa della composizione della resina ed il secondo in quanto altrimenti la successiva verniciatura potrebbe avere problemi di adesione.

La prima fase del montaggio è uguale per entrambe le versioni 12 e 24 valvole (cambia solamente il blocco motore da utilizzare). Come vedete ci sono molti supporti. Ma non vi spaventate in quanto non è un'operazione complicata. Fate attenzione specialmente a non danneggiare i supporti del motore (la parte dove poi appoggerà sul telaio). Una volta rimossi i supporti più esterni potete tagliare gli altri a pari della base di stampa in modo da poter poi rimuovere il tutto dal sotto con facilità.

 IMPORTANTE : in fondo alle istruzioni troverete suggerimenti per i cablaggi dei vari elementi

Ecco come si presentano le parti una volta rimossi i supporti. Levigate bene per rimuovere i segni rimasti. Tutte le parti poi hanno degli incastri per il giusto posizionamento . Se necessario stuccate specialmente nella zona di attacco della coppa al blocco motore. 

Si può poi passare ad installare il gruppo carburatori (anche questo munito di un incastro che ne vincola la posizione), la cinghia principale della distribuzione, il filtro dell'olio e l'asta del livello dell'olio. Il motorino di avviamento consiglio di installarlo adesso e non prima del differenziale per evitare di inserirlo in modo errato. 

Gruppo carburatori

Filtro olio / Pulegge +cinghia distribuzione

Asta livello olio
Motorino avviamento

MOTORE 24 VALVOLE

Si procede quindi al montaggio dell'alternatore, dello spinterogeno e del collettore di scarico anteriore. Consiglio di fissare il collettore con colla vinilica per avere maggiore flessibilità.
Alternatore
Spinterogeno


E' giunto quindi il momento di unire il motore al telaio. Le parti mancanti del motore devono essere installate in seguito altrimenti intralciano l'inserimento del motore. Il telaio una volta ripulito dai supporti si presenta così:


Per praticità prima del motore si installano le due pompe di benzina con le relative tubazioni (prima di fissarle vedere più avanti la guida ai collegamenti)
I 4 pin sono i punti di fissaggio del motore

Si possono adesso inserire la vasca di compensazione dell'acqua , la vasca recupero vapori olio, il filtro della benzina, il supporto della batteria, la batteria, i relais, la centralina elettrica e le bobine di accensione.
Vasca compensazione dell'acqua
Vasca recupero vapori olio

Filtro benzina

Supporto batteria, relais e bobine
Batteria
Centralina elettrica

Si può adesso inserire il contenitore dell'olio. 

GRUPPO SOSPENSIONE FRENI (uguale per 12 e 24v)

Il gruppo sospensioni /freni è formato da 4 parti. L ammortizzatore, il mozzo, il disco del freno e la pinza del freno. ATTENZIONE: i componenti sono speculari per cui si devono usare le parti destra e sinistra di ogni pezzo. La pinza del freno deve essere rivolta verso il posteriore dell'auto. I dischi dei freni hanno un senso di rotazione come illustrato dai rendering. L'ammortizzatore deve avere i supporti di stampa rivolti verso l'interno del veicolo. Ecco come deve essere:

Gruppo posteriore destro
Gruppo posteriore sinistro

Adesso si installano i semiassi che devono essere ben ripuliti dai supporti di stampa. Questi sono identici per cui non hanno un lato destro e sinistro. Devono però essere inseriti con la giusta inclinazione come illustrato. Consiglio di inserire il semiasse nel differenziale con colla vinilica in modo di avere tempo per posizionare il gruppo sospensione/freno correttamente. Il gruppo sospensione/freno NON deve essere incollato. Si inserisce nel braccetto (allargando dolcemente i perni per inserire il mozzo) e si innesta nell'apposito foro sul telaio. Non essendo incollato permetterà micro aggiustamenti se necessari. 
Inserimento del semiasse
Foro innesto superiore dell'ammortizzatore

Si possono inserire adesso i due serbatoi di benzina destro e sinistro dotati di doppio incastro per un corretto posizionamento:

INSERIMENTO TELAIO NEL KIT HASEGAWA

A questo punto, prima di installare gli scarichi e gli ultimi pezzi, possiamo inserire il TK sul telaio hasegawa. E' previsto un incastro che collega il tk con il telaio originale (che poi sarà nascosto dalla parte C25 del kit originale). Per il momento il TK NON deve essere incollato ma solo inserito. Il fissaggio finale conviene farlo per ultimo una volta inseriti scarichi, carrozzeria etc per poter effettuare micro aggiustamenti. Io addirittura non l ho proprio incollato.

Deve rimanere una piccola battuta sulla quale appoggia il cofano quando è chiuso

La parte C25 nasconde l'incastro ed eventualmente l'incollaggio

COLLETTORE DI SCARICO E FINALI

Il collettore di scarico può essere inserito nella sua posizione. Come sempre consiglio colla vinilica. Il TK è poi fornito di tre tipi di finale di scarico tra i quali il modellista potrà scegliere di installare quello che preferisce. Nella realtà sono esistiti anche altri tipi di collettori di scarico con diverse forme, lunghezze e tipo di raccordo. Poteva cambiare da gara a gara anche perché tale configurazione influiva direttamente sull'erogazione della coppia motore. Ma proporre anche tutti i tipi di collettori di scarico non è praticabile. 

A questo punto si possono montare i cornetti di aspirazione con o senza rete a scelta del modellista. (questo passaggio si può escludere se si desidera presentare il motore con l'airbox installato in posizione fissa). Il TK è fornito di due airbox: quello a scatola rettangolare è tipico della serie 24 valvole mentre quello schiacciato è il più utilizzato sull'ultima serie dei 12 valvole. ATTENZIONE: l'airbox schiacciato deve presentare la parte smussata verso il posteriore dell'auto per non interferire con la carrozzeria (come nella realtà) Si possono trovare però anche configurazioni miste per cui il modellista deciderà quale utilizzare. Tra l 'altro, se i cornetti sono montati bene, gli airbox sono comunque posizionabili e rimovibili.

CERNIERE COFANO E RACCORDI AIRBOX

Il tk è dotato di due cerniere per rendere mobile il cofano motore. Procuratevi un comune filo di metallo da 0.5 mm e collegate le cerniere al telaio del tk in modo da poterle liberamente ruotare. Appoggiate il cofano posteriore in posizione chiuso (meglio se montate a secco la carrozzeria completa per verificare il perfetto allineamento) e fissatela momentaneamente con nastro adesivo. Quando siete nella giusta posizione potete incollare le cerniere al cofano. E' sufficiente togliere i perni metallici e rimuovere il cofano per continuare con la costruzione del kit. Potrebbe essere necessario allargare lievemente i fori sul cofano attraverso i quali passano i tappi dei serbatoi benzina.

Con l'airbox schiacciato sono forniti anche due raccordi ad installare a discrezione del modellista. Per posizionarli correttamente si installa il cofano motore chiuso senza griglia (parte B8 del kit Hasegawa) fissando i raccordi in modo provvisorio con patafix o simile. Trovata la giusta posizione si possono incollare  e raccordare con stucco. 


Tutte le parti sono state installate. Se il modellista lo ritiene necessario può a questo punto incollare il tk al telaio Hasegawa. Io non l' ho ritenuto necessario.

SUGGERIMENTI PER CABLAGGI


FINE